Riportate alla loro sede originaria nel 2014, non c’è stato turista locale, italiano ed estero che passando per la provincia di Oristano (Sardegna) non abbia fatto visita ai giganti di Monte Prama. Dopo la scoperta nel 1974 fatta da un agricoltore del paese di Cabras, in località Monte Prama, sono partite quattro campagne di scavo, dal 1974 al 1979 che portarono al ritrovamento di circa 5000 frammenti tra cui teste e busti. Per anni questi ritrovamenti sono stati conservati nei magazzini del museo archeologico di Cagliari e dopo varie azioni di restauro sono state riportate solo in parte nel museo civico del paese di origine. Le statue sono pugilatori, arcieri e guerrieri ad indicare la presenza di una civiltà prenuragica molto evoluta. Per anni questi ritrovamenti sono stati conservati nei magazzini del museo archeologico di Cagliari e dopo varie azioni di restauro sono state riportate solo in parte nel museo civico del paese di origine.Le statue sono pugilatori, arcieri e guerrieri ad indicare la presenza di una civiltà prenuragica molto evoluta. La visita al museo di Cabras propone oltre alla sezione dedicata alle statue di Mont’e Prama, anche la sezione dei ritrovamenti di Tharros e dei vascelli romani. La sezione riservata a Tharros propone un quadro delle indagini archeologiche condotte nel sito dal secolo scorso in poi. Buona parte dell’esposizione è dedicata al tipico santuario fenicio-punico, il tophet, con un’ampia documentazione grafica e fotografica che ripercorre la storia dello scavo e ne illustra i caratteri.